A distanza di mesi, nonostante manifestazioni, raccolte
firme, denunce.. a Taranto tutto sembra immutato, avvolto da un fumoso stato di attesa ... ma i bisogni delle
associazioni e di chi lavora costantemente sul territorio sono invariati! E' cambiata però la consapevolezza dei cittadini che ora vogliono di più, perchè hanno visto che insieme si può attivare qualcosa... anche se spesso ci si deve scontrare con una burocrazia cieca e sorda.
Un esempio è l'annullamento
della manifestazione organizzata da un comitato spontaneo per valorizzare la
contrada Solito con la Masseria omonima e la Cripta del Redentore, prevista per
luglio e poi rinviata al 5 agosto ma che, nonostante la disponibilità di
importanti relatori, non è mai stato possibile realizzare perchè non c'era
l'allaccio al contatore Enel nella Cripta (già richiesto dal Comune a febbraio) nonostante
l'impianto elettrico nel sito sia pronto.
L'alternativa era che
i cittadini si caricassero dei compiti minimi dell'amministrazione chiedendo,
come già fatto in passato, l'attacco al contatore di qualche abitante della
zona o ricercare un generatore e il service a proprie spese.
Ma a che scopo fare ciò se il giorno dopo il sito resta
inaccessibile alla cittadinanza a causa dell'assenza di illuminazione? A
pagarne le conseguenze sono i cittadini, che non possono fruire di un Bene
Comune di grandissimo valore storico e cuturale, oltre al sistema turistico
che potrebbe inserire tali siti nei percorsi di promozione del territorio.
Ci sono strade che vanno ancora percorse e 'reti di
relazioni' non ancora messe a frutto. Il lavoro fatto dalla 'Rete degli Spazi Condivisi'
ha richiesto molte energie in funzione di un'idea e di un bisogno/diritto
comune.
Riprenderanno a breve i lavori per la definizione di un Patto
Etico: dovremo individuare gli obiettivi da raggiungere, le relazioni tra i
soggetti coinvolti, le regole utili alla sopravvivenza della realtà
organizzativa quanto meno verticistica possibile, le regole di utilizzo per il
mantenimento della struttura da condividere, le tipologie di attività realizzabili
per trovare le risorse (economiche e non).
Come deciso a giugno nelle ultime assemblee, un gruppo
ristretto di persone lavorerà alla stesura di una prima bozza e successivamente
la metterà al vaglio dell'assemblea, oltre che aprirsi alle associazioni che
intenderanno aderire all'iniziativa, per eventuali arricchimenti o modifiche
utili a migliorare il documento.
Nell'ottica di una partecipazione propositiva, chiunque volesse
inviarci materiale relativo a regolamenti e patti per la gestione di spazi in
comune all’indirizzo e-mail rete.spazi.condivisi@gmail.com , farà cosa gradita.
A presto, Simona I.
forse ho capito come funziona!
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