mercoledì 21 settembre 2011

Riprendono i lavori per il Patto Etico della 'Rete degli Spazi Condivisi'

A distanza di mesi, nonostante manifestazioni, raccolte firme, denunce.. a Taranto tutto sembra immutato, avvolto da un fumoso stato di attesa ... ma i bisogni delle associazioni e di chi lavora costantemente sul territorio sono invariati! E' cambiata però la consapevolezza  dei cittadini che ora vogliono di più, perchè hanno visto che insieme si può attivare qualcosa... anche se spesso ci si deve scontrare con una burocrazia cieca e sorda.
Un esempio è l'annullamento della manifestazione organizzata da un comitato spontaneo per valorizzare la contrada Solito con la Masseria omonima e la Cripta del Redentore, prevista per luglio e poi rinviata al 5 agosto ma che, nonostante la disponibilità di importanti relatori, non è mai stato possibile realizzare perchè non c'era l'allaccio al contatore Enel nella Cripta (già richiesto dal Comune a febbraio) nonostante l'impianto elettrico nel sito sia pronto.
 L'alternativa era che i cittadini si caricassero dei compiti minimi dell'amministrazione chiedendo, come già fatto in passato, l'attacco al contatore di qualche abitante della zona o ricercare un generatore e il service a proprie spese.
Ma a che scopo fare ciò se il giorno dopo il sito resta inaccessibile alla cittadinanza a causa dell'assenza di illuminazione? A pagarne le conseguenze sono i cittadini, che non possono fruire di un Bene Comune di grandissimo valore storico e cuturale, oltre al sistema turistico che potrebbe inserire tali siti nei percorsi di promozione del territorio.

Ci sono strade che vanno ancora percorse e 'reti di relazioni' non ancora messe a frutto. Il lavoro fatto dalla 'Rete degli Spazi Condivisi' ha richiesto molte energie in funzione di un'idea e di un bisogno/diritto comune. 
Riprenderanno a breve i lavori per la definizione di un Patto Etico: dovremo individuare gli obiettivi da raggiungere, le relazioni tra i soggetti coinvolti, le regole utili alla sopravvivenza della realtà organizzativa quanto meno verticistica possibile, le regole di utilizzo per il mantenimento della struttura da condividere, le tipologie di attività realizzabili per trovare le risorse (economiche e non).
Come deciso a giugno nelle ultime assemblee, un gruppo ristretto di persone lavorerà alla stesura di una prima bozza e successivamente la metterà al vaglio dell'assemblea, oltre che aprirsi alle associazioni che intenderanno aderire all'iniziativa, per eventuali arricchimenti o modifiche utili a migliorare il documento.

Nell'ottica di una partecipazione propositiva, chiunque volesse inviarci materiale relativo a regolamenti e patti per la gestione di spazi in comune all’indirizzo e-mail rete.spazi.condivisi@gmail.com , farà cosa gradita.

A presto, Simona  I.

domenica 12 giugno 2011

Assemblea pubblica della "Rete per gli Spazi Condivisi"

Le Associazioni e i Comitati cittadini di Taranto che aderiscono "Rete per gli Spazi Condivisi" invitano tutte le Associazioni e i Comitati cittadini della Provincia di Taranto a partecipare alla prossima assemblea organizzata per il giorno 14 giugno dalle ore 17.00 alle 19.00 c/o il salone gentilmente concesso dal CUJ (centro giovanile universitario jonico), in via Viola - Taranto. Sulla base del principio di sussidiarietà, la rete accetta l'invito dell'Assessore al Patrimonio Avv. Dante Capriulo a discutere, con coloro che vorranno intervenire, sul bando "Piazza mia bella Piazza" e cercare soluzioni alla mancanza di spazi adeguati alle attività associative senza fini di lucro.
Vi chiediamo cortesemente di far girare la notizia.

mercoledì 2 marzo 2011

Una giornata in piazza per la città… spesa o guadagnata?

Dopo lo manifestazione di domenica ci siamo chiesti se l’obiettivo di sensibilizzare l’amministrazione all’apertura di spazi sociali fosse stato raggiunto o meno.
Risposta problematica... E’ difficile dire quanto la nostra Amministrazione sia sensibile alla questione che le 56 associazioni, gruppi e comitati cittadini stanno facendo emergere, impegnando il proprio tempo e le proprie energie con atteggiamento propositivo, di condivisione e apertura al dialogo.

Questi cittadini non chiedono nulla per sé, chiedono un dialogo, chiedono di partecipare in modo propositivo ai processi decisionali in un ambito di loro competenza: l’animazione sociale in spazi adeguati.

C’è un altro grande obiettivo che comincia a dare i suoi frutti: è emersa la consapevolezza del ruolo che i cittadini possono e ‘devono’ avere nella risoluzione del problema; circa 700 firme in un solo giorno, per restituire gli spazi in disuso al sociale, parlano da sole.

Chi si adopera da sempre per il bene della città, in modo gratuito, sa incontrare le Persone, dialogare, ascoltare, attendere, rialzarsi e rimettersi in marcia ogni giorno con passione ed entusiasmo rinnovati.
La memoria storica, la condivisione delle risorse e dell’esperienza in ambiti diversificati possono essere una risorsa per chi non ha paura di guardare al futuro in un’ottica di cambiamento. E’ questa la sfida e l’opportunità che si aprirebbe per Taranto, se la nostra Amministrazione concedesse un incontro ufficiale sul tema in questione, alle associazioni, i comitati cittadini e i privati che, in modo differente, possono offrire il loro contributo.

Intanto la rete di relazioni cresce e si fortifica giorno dopo giorno, attraverso l’informazione a vari livelli, la condivisione e il confronto anche combattivo sulle tematiche di interesse generale, attraverso le tante attività gratuite promosse con grandi sforzi organizzativi di cittadini impegnati per la rinascita di questa martoriata città.


Vogliamo condividere con i lettori alcune riflessioni di chi ha voluto raccontare la giornata del 27 febbraio in Piazza della Vittoria a Taranto.

C. A. : “E’ importante sapere di non essere soli ad aver scelto di ‘essere’  anzichè ‘apparire’ ; è una scelta che ci ha portati finalmente tutti fuori … domenica, nonostante 'la diossina' si respirava un'aria Nuova.”

M.V. C. : “La Rete per gli Spazi Condivisi ha riacceso in me la Speranza. Dopo esperienze partitiche e non solo, ero arrabbiata perché mi vedevo costretta a rassegnarmi, a perdere la Speranza che i valori a cui sono stata educata e per cui mi ero impegnata, trovassero concretizzazione nel quotidiano. Trovarmi spesso di fronte ad una cittadinanza quasi addormentata, secondo cui ‘le persone per bene’ sono quelle che si fanno i fatti propri, mi devastava. Un mio valore fondante è che le ‘persone per bene’ sono quelle che si occupano degli Altri. Credo nella Giustizia, nella Libertà e nella Verità, in un momento storico in cui verità e finzione hanno un confine molto labile. Mi avvicino al mio Fare con Passione, sempre. Ma non nascondo che negli ultimi tempi, questa passione si era ormai persa.
Domenica sono rinata. Vedere che ci sono altre persone che ancora credono nel Bene Comune, nella Condivisione Valoriale, nell’Amore per la propria terra, nel Senso Civico, nella Questione Morale, ha riacceso in me la Speranza. Il clima con cui ci siamo rapportati tra noi, l ‘armonia nella divisione dei compiti, in ascolto l’uno con l'altro, rende viva la rete (questa è la psicopolitica di cui parla Ilaria).
Amo questa città, dove per la prima volta vedo in moto lo Spirito di Gruppo, ed amo voi collaboratori e costruttori di questa nuova esperienza, destinata a fondare un percorso alternativo che non so dove porterà, ma che mi va di vivere sino in fondo.”

T. M. : “La manifestazione di domenica 27 ci ha reso partecipi come unica forza comune, questo ci ha dato la possibilità, ognuno nel proprio ruolo, di dare il meglio di noi stessi per un unico obiettivo: condividere con i cittadini di Taranto l'impegno che le associazioni stanno portando avanti con dignità, coraggio e forza di volontà. Noi abbiamo voluto arricchire tutto questo con i colori, il divertimento e parlando con la gente. Abbiamo incontrato persone positive che si sono avvicinate al banchetto delle firme ben felici di contribuire alla causa. … Una sola giornata non basta.“

R.M.: “E’ stata una bella mattinata. Proprio come l'avevo immaginata: viva, partecipata, colorata.
Grande collaborazione nella fase logistica. Bella, come sempre, la catena di montaggio che si è creata per gonfiare i palloncini, da legare con il cordoncino, da nominare uno per uno con il nome delle associazioni partecipanti, da appendere o regalare a qualche bambino di passaggio rendendogli la domenica speciale. Tanti contatti, sorrisi, amicizie nuove, buone vibrazioni, tanta energia positiva. L'angolo della tenerezza con i cucciolotti, la voglia di ciascuno di noi, l'importanza del Gruppo, la dignità della nostra richiesta, le abilità di ciascuno che emergevano, la consapevolezza di spendere bene il proprio tempo, il guardarsi negli occhi degli altri…
Sì, a me è piaciuta e la rifarei ! :)


martedì 22 febbraio 2011

I nostri luoghi...

Le attività sociali di confronto, di esecuzione e presentazione di eventi come concerti, mostre audiovisive e fotografiche e multimediali, informazione, laboratori artistici, linguistici, sonori, devono avere spazi adeguati per rispondere al diritto di espressione della cittadinanza.
A tal fine proponiamo un elenco di edifici in disuso e in buono stato che possano ospitare tali attività:

- Salone delle Associazioni in via Lago di Bolsena
- Ospedale vecchio
- Ex Ferraris in via Mazzini
- Circolo dei marinai in via di Palma
- Hotel Taras
- Ex clinica Bernardini
- Hotel Lama
- Locali dell'Urban 2
- Alcuni palazzi della città vecchia
- Punto informativo del parco archeologico
- Struttura adibita a parcheggio dei camper nei presi del Bachelet
- Palazzo che ospitava gli uffici del Comune dietro la scuola Galilei
- Mercato coperto in via Anfiteatro
- Mercato coperto di Via Salinella
- CEA Parco del Galeso, Tamburi
- spazi dismessi della Marina Militare
- quartiere Paolo VI - casetta vicino la circoscrizione, dove prima c'erano i vigili urbani, è di proprietà comunale. Tre o quattro stanze!
- quartier Tamburi - scuola media D'Aquino in totale stato di abbandono
- locali appartenuti a scuole pubbliche
- ex ospedali o case di cura dismessi
- ex Cinema Mignon al quartiere Paolo VI
- Parco del Mirto, sempre al quartiere Paolo VI
- Capannoni o delle Strutture della Marina Militare

Ciò di cui le associazioni avrebbero bisogno...

Lavorando in gruppi, uniti dalle loro vocazioni naturali, è emerso ciò di cui le associazioni avrebbero bisogno per dare il loro contributo...

vocazione Cultura:
- sale riunioni
- sala prove da insonorizzare..
- sala concerti
- sala teatro
- sala riunioni
- sala conferenze
- una sala x isola dei computer
- sala x laboratorio linguistico munita di video
- sale per laboratori artistici/manuali ecc..
- Una sala Multimediale per trasmissioni Web radio e TV
- ufficio comunicazione culturale sempre attivo
- "contenitori" aperti x cogliere le istanze "urbane"
- spazio x allestimenti temporanei e mostre

vocazione Sport/Educazione motoria:
- un terreno uniforme, pianeggiante, quadrato di 120 metri per lato sarebbe funzionale al baseball, al softball e all'attività varie!
- una struttura polifunzionale
- spazi per l'educazione motoria in generale

vocazione Sociale:
- sale riunioni
- sala conferenze
- uno spazio ampio per le attività ludiche (anche all'aperto senza accesso alle auto )
- sportello comune
- sale molto piccole e riservate
- spazio attività motoria e psicomotricità

vocazione  Ambiente:
- sale riunioni
- sala conferenze
- spazi x eventi culturali
- Spazi verdi o da rendere tali
- scuola di natura
- centro di recupero x animali selvaggi
- spazi aperti nella natura

martedì 15 febbraio 2011

NEWS ...

1) Domenica 27 febbraio in p.zza della Vittoria  a Taranto terremo una manifestazione aperta a tutti coloro che vogliano manifestare la loro esigenza di spazi sociali liberi per la crescita culturale della città.

Si è deciso che le associazioni non emergeranno singolarmente ma come rete unica, per dialogare con i cittadini e raccogliendo le idee che da essi possono venire. Tutti presenti, nessuna delega.

Saremo tutto il giorno impegnati offrendo ognuno le proprie competenze: animazione/educazione civica con i bambini, trucco artistico, musica e banchetti per la raccolta firme.

Chi ha colori, fogli bianchi, pennelli, materiale utile a dipingere, colorare e truccare, li portasse.
E' stato fatto un volantino in cui compaiono i nomi di tutte le associazioni e i comitati che sarà distribuito in giro per negozi e librerie, oltre che tenerli sui banchetti.

Scarica la locandina dell'evento:
https://docs.google.com/leaf?id=0BwK6PEJVaEp5YTI0YjE5YmEtNGRiMi00YjdmLTgyY2ItYzNjYzY3OGViNjgy&hl=en&authkey=CIr1rZAO


Prossimo incontro: Venerdì 25 ore 19.00
per ulteriori info: rete.spazi.condivisi@gmail.com
349.7279806 - 339.8918346 - 340.8043845 

Partirà il comunicato stampa per informare sulla manifestazione.

p.s.: profilo facebook: http://www.facebook.com/profile.php?id=100002128266818
chiedeteci l'amicizia :)

campagna su ZOES: http://www.zoes.it/it/content/campagna/rete-gli-spazi-condivisi-associazioni-e-comitati-cittadini-taranto-gli-spazi-gratui
Aderisci alla campagna!

domenica 13 febbraio 2011

ASSOCIAZIONI e COMITATI CITTADINI aderenti alla RETE PER GLI SPAZI

1000xTaranto
A.S.D. C.A.M. Club
ADNV (Azione Diretta Non Violenta)
Aipd Taranto
Altamarea
Arcinota
AssArs
Assoartisti
Casa Delle Donne
CDG Taranto
Cemea Taranto LiberaMente
CittadinanzaAttiva TDM
Cloro Rosso
Comitato per Taranto
Controindycazioni
Corita
CreativaMente
Donne per Taranto
Endas Taranto
Ethra Accademia Psicosociale
Fabric

GAS (Gruppo Acquisto Solidale - Taranto)
Grecàlia
INSA (Invasori di Nostra Signora Art)
Joe Black Production
La Mediana
La Società delle Estranee
Le Muse Project
LIBERA Taranto (nomi e numeri contro le mafie)
Link Taranto
Lux Magica
Malati Cronici e Immunitari
Nomedia
NPS Puglia
QuattroCaniPerStrada
Radioattivi
Recycl-Art
Shalom - Sez. Puglia
Tamburi 9 luglio
Tarantinidion
Taranto Ciclabile
Taranto libera
Taranto Synerghìa
Taranto Spartana
Taranto Vola
TeatroPuntoeBasta
Terra delle gravine
Tritons Taranto Baseball Team
UAAR (Unione Atei e Agnostici Razionalisti)
Un sogno condiviso..
Urbe sostegno al cittadino
Vivi Taranto
Voce Del Verbo Essere
WWF Taranto

COMUNICATO STAMPA - 10 FEBBRAIO ‘11

In data 31 gennaio 2011 la “Rete per gli spazi condivisi” ha consegnato al Comune ed alla Provincia di Taranto una richiesta per attivare un tavolo di concertazione sulla possibilità di ottenere spazi da poter utilizzare per attività senza fini di lucro.
La lettera era corredata da una presentazione degli obiettivi della Rete e da una lista di posti potenzialmente utilizzabili poiché vuoti, disposti in zone della città facilmente raggiungibili e tali da poter essere rilanciati dalle associazioni a titolo gratuito.
50 associazioni, comitati, gruppi studenteschi e sociali e cittadini che giornalmente operano nella società e si affannano per trovare spazi di confronto e discussione, si sono riuniti per chiedere di costituire un tavolo di discussione e cercare soluzioni.
Le associazioni, i comitati e i gruppi che hanno sottoscritto la richiesta, sono uno spaccato della società civile locale, dei suoi interessi, dei suoi bisogni: proviamo a leggere i loro nomi e ci accorgeremo che c'è una risorsa culturale potenzialmente infinita! Ognuna di loro ha un ambito specifico: arte, musica e teatro; cultura storica, filosofica e politica; sanità, assistenza e consulenza psicologica; valorizzazione e protezione dell'ambiente; educazione motoria e sportiva; economie alternative e sviluppo sostenibile; informazione e sensibilizzazione sui diritti...
I bisogni dei cittadini si intrecciano in una volontà di riscatto che questa realtà non può più contenere:  le attività di aggregazione, confronto, informazione, laboratori artistici, linguistici, sonori, devono avere spazi adeguati per rispondere al diritto di espressione della cittadinanza.
Le necessità presentate dalla Rete sono svariate, a partire da una sala riunioni facilmente raggiungibile da tutti con i mezzi pubblici, da uno spazio per laboratori e manifestazioni artistiche per arrivare anche a spazi all'aperto in cui dare risalto ad un possibile incontro pacifico tra uomo e ambiente, per la liberazione dello spirito e la riconciliazione con la natura.
Con maggiore consapevolezza del proprio ruolo nel cambiamento dei rapporti tra stato e società civile ormai avviato, questi non intendono più rappresentare un serbatoio di voto ma partecipare attivamente allo sviluppo del progetto di una nuova Taranto, della sua rinascita Culturale e Associativa senza fini di lucro.
Pertanto, confidando in una risposta in tempi brevi, Associazioni, Comitati e Gruppi cittadini chiedono ufficialmente un incontro con le Istituzioni.

martedì 18 gennaio 2011

Documento di presentazione

RETE PER GLI SPAZI CONDIVISI

1) analisi del contesto culturale e sociale
La città di Taranto vive, negli ultimi anni, una positiva fase di risveglio culturale e sociale. Sono sempre più frequenti le manifestazioni culturali che si accavallano: presentazioni di libri, concerti con band emergenti locali, spettacoli teatrali e quant’altro. Senza alcun dubbio la nuova sensibilità ambientalista, che ha fatto breccia nei cuori dei più giovani concittadini, è stata una delle scintille che ha causato il risveglio tanto aspettato e agognato. La nascita di una nuova coscienza civica, di un rinato interesse per i destini del proprio territorio, una sempre più pressante volontà di rimanere nella città natia e lottare per renderla vivibile.
Tale rinascita culturale poggia le proprie basi in associazioni e comitati che hanno deciso di scommettere su Taranto perché a Taranto vogliono operare e svilupparsi. Nonostante le buone intenzioni che da tutti sono riconosciute, gli operatori culturali e sociali si scontrano con alcune mancanze ataviche che caratterizzano la città. Il periodo di crisi economica di questi mesi spinge gli amministratori, nazionali e locali, a relegare la cultura, secondo una scala di priorità, in una posizione secondaria. Non si comprende, invece, di come possa essere proprio la cultura una delle molle che può risollevarci dalla crisi attuale perché è solo attraverso essa che si potranno trovare le risposte alle difficoltà attuali.

2) ruolo società civile per rinascita della città
L’attività gratuita proposta dai cittadini in modo libero e volontario è un importante momento della partecipazione alla vita civile, attraverso iniziative di solidarietà, di giustizia sociale, di altruismo o di informazione e animazione.
Indipendentemente dal soggetto a cui sono rivolte tali attività, che si tratti di persone in difficoltà, tutela della natura e degli animali, conservazione del patrimonio artistico e culturale, non si può negare l’importanza dell’impegno di cittadini che dedicano le proprie energie attraverso proposte alternative e costruttive, di fronte a problemi non risolti, o non affrontati, o mal gestiti dallo Stato e dal mercato. Tali organizzazioni (che non rispondono alle logiche del profitto o del mercato) possono essere un valido supporto grazie alle professionalità in esse esistenti, essendo immerse nel contesto e percependo in modo chiaro i bisogni e gli umori dei diversi ambiti sociali, dal mondo della cultura alla strada e alle periferie.

3) definizione delle esigenze e dei bisogni  
Questa città soffre di una profonda mancanza di fiducia, vige il sospetto, la rassegnazione di fronte alla delinquenza e questo impedisce di intraprendere anche attività economiche. La mancanza di spazi sociali di aggregazione impedisce la naturale costruzione di legami amicali e di fiducia che possono, invece, rappresentare la rinascita di una coscienza sociale condivisa, anche in ambiti sociali nei quali le agenzie del territorio preposte, non riescono ad arrivare. Questo clima ostacola l’attività delle singole organizzazioni ponendole in costante competizione per aggiudicarsi le esigue risorse, esacerbando le relazioni e impedendo la promozione delle rispettive proposte. Molte associazioni del territorio posseggono una memoria storica e artistica senza la quale non potremo mai sperare in una reale rivitalizzazione del centro storico, attraverso la conoscenza delle risorse locali e un radicamento delle nuove generazioni per evitarne l’esodo. Le associazioni sono essenziali per diffondere quel cambiamento culturale necessario a stimolare nuove alternative economiche, l’accoglienza turistica e il rispetto del territorio, ponendosi come esempio per nuovi stili relazionali orientati al rispetto delle diversità e all’etica della relazione. La creazione di una Casa della Cultura, ricca di laboratori (teatrali, musicali, pittorici, di fumettistica), di un luogo adibito per l’esibizione delle band musicali locali, di una sala per riunioni e presentazione di libri, il tutto fruibile dalle associazioni e dai cittadini desiderosi di organizzare eventi culturali, costituirebbe un grande passo in avanti per Taranto, un segnale positivo che possa ridare speranza ad un territorio troppo spesso maltrattato.
4) principio di sussidiarietà
Seguendo le indicazioni che la nostra Carta Costituzionale ci ha dato con l’art.118 , rileviamo come il principio di sussidiarietà orizzontale porta da un lato l’Amministrazione a delegare alcune funzioni sociali agli operatori che sul territorio agiscono e per quest’ultimi, dall’altro, comporta un’assunzione di responsabilità nella gestione di servizi rivolti alla cittadinanza.

5) presentazione della rete e degli aderenti alla stessa, attività che le associazioni prevedono di realizzare, idea di struttura e regolamentazione 
Le associazioni e i movimenti di Taranto, per far valere con forza e decisione il diritto agli spazi pubblici e per rispondere al meglio al principio di sussidiarietà, hanno deciso di far fronte comune e, attraverso vie democratiche e legali, si rivolgono alle amministrazioni competenti per richiedere una risposta al riguardo. In tal senso, la rete di associazioni, firmatarie della presente lettera, hanno intenzione di presentare concretamente progetti di valorizzazione di strutture di proprietà delle amministrazioni locali, garantendo una gestione delle stesse basata su regole condivise e democratiche, il più trasparenti e partecipate possibili. In tal senso, si può prospettare la costituzione di un comitato di gestione degli spazi costituito dai rappresentanti delle diverse associazioni aderenti, il tutto con la supervisione dell’Amministrazione concedente. L’idea della creazione di una Casa della Cultura ha la finalità di includere, aggregare e spingere alla cooperazione gli operatori culturali di Taranto, mantenendo integra l’identità e l’indipendenza che le varie associazioni e movimenti hanno acquisito nel tempo.

6) ricadute culturali ed economiche sul territorio 
La città necessita di un luogo di confronto, un luogo che sia fucina di idee nuove che ci possano far apparire meno buio il futuro dinanzi a noi. La Casa della Cultura costituirebbe l’occasione per riqualificare immobili spesso abbandonati e dallo scarso valore di mercato ma che potrebbero costituire una nuova speranza per la città, certi che solo attraverso il confronto e la discussione democratica una comunità, come quella di Taranto, possa crescere.