IDENTITA’ E REGOLAMENTO
della ‘Rete per gli Spazi Condivisi’
1) La Rete per gli Spazi Condivisi è democratica, politica ma apartitica. Alla luce della Carta Universale dei Diritti Umani (Convenzione dell' Assemblea Generale delle Nazioni Unite, 10 dic. 1948), segue i principi della Costituzione Italiana.
2) Si costituisce col SOLO FINE di ottenere dagli Enti locali uno o più stabili in disuso o abbandonati che saranno utilizzati per attività sociali e culturali in cui esplicitare i principi di sussidiarietà e la valorizzazione e tutela dei beni comuni.
3) Alla rete aderiscono, associazioni culturali, comitati cittadini, gruppi studenteschi e sociali, tutti senza scopo alcuno di lucro e privi di carattere rappresentativo o propagandistico di attività partitiche, sindacali o datoriali.
4) I portavoce sono eletti dall’assemblea composta dai referenti delle associazioni firmatarie, quali rappresentanti della volontà dell'assemblea.
5) I soggetti che vi aderiscono operano in sinergia ma in piena autonomia , consapevoli che nessuno potrà imporre le proprie visioni e strategie o limitare i reciproci campi di azione statutariamente previsti .
6) Alla Rete può aderire qualunque Associazione, Comitato o Gruppo spontaneo di cittadini che condivida i principi del regolamento e ne accetti le regole.
7) La Rete è strutturata su anelli concentrici:
- un gruppo costituito in COMITATO
- un Comitato di gestione costituito in RTS dai rappresentanti legali delle associazioni (o chi per loro, dotato di apposita delega) che vogliono essere aderenti alla "proposta di gestione".
La "gestione" deve avere due ambiti:
1- Gestione attività, in quanto responsabili anche giuridicamente del bene, hanno il diritto e il dovere della gestione e quindi di decidere per la tutela del bene e per l'amministrazione.
(In questo io vedo la nascita di un regolamento per : affiliazione, investimenti, responsabilità dell'azione, democraticità e amministrazione economica).
2 - Recepire le istanze per cui siamo nati, quindi ascoltare le associazioni, e fare in modo che lo spazio sia dedicato all'emancipazione di tutta la rete. (In questo io vedo l'atto consultivo di tutta la rete e quindi ideare una piattaforma di base in cui mettere le linee
guida da seguire per l'utilizzo del luogo, una volta approvate da tutta la rete).
La rete stabilisce insieme al Comitato di Gestione le regole valide per tutte le realtà che vogliono partecipare all'utilizzo del luogo, e stabilisce anche le linee guida che la gestione deve avere per offrire il massimo della democraticità e della partecipazione.
Per concludere è ovvio che le associazioni che non hanno intenzione di mettersi in prima linea per la gestione
non potranno avere un voto in amministrazione, ma devono avere il diritto di decidere l'orientamento di tutta la rete o meglio di quello che deve essere la rete sul territorio. Potranno decidere quali sono gli ambiti e le attività da svolgere nella struttura e indirizzare la gestione verso la trasparenza e la partecipazione più ampia
possibile. >>.
DOVERI E DIRITTI DELLE ASSOCIAZIONI ADERENTI
Gli associati sono tenute a conoscere e ad osservare quanto previsto dallo statuto e dal regolamento per la realizzazione dei fini della Rete. Sono dunque tenuti a:
1) Consegnare uno statuto dell’associazione che permetta di verificarne la rispondenza a princìpi di democraticità.
2) Inviare un proprio un delegato per le assemblee.
3) Firmare il Protocollo di adesione alla Rete e al suo regolamento.
4) I singoli cittadini possono partecipare da singoli ma solo dopo aver firmato un accordo secondo cui si riconoscono nelle regole della rete.
5) Gli aderenti partecipano con il proprio voto ai momenti deliberativi dell’assemblea e alle elezioni per il rinnovo delle cariche sociali.
6) Saranno votate le seguenti figure di cura delle attività:
- informatore
- segretario
- facilitatore
7) Saranno eletti 5 portavoce che all’occorrenza si cureranno di organizzare e riferire circa eventuali lavori per ambito di intervento della rete :
- ambiente
- cultura
- sociale
- sanitario
- sport
8) Le cariche degli eletti hanno validità per un anno solare e sono esercitate a titolo volontario.
9) Gli eletti, dietro mandato delle Associazioni/Comitati, sono graditi per competenza tecnica e relazionale, dichiarano di non essere perseguiti per attività criminose e di non rivestire incarichi pubblici.
10) Al termine di ogni assemblea dovrà essere redatta e inviata agli aderenti una sintesi che specifichi i nominativi dei presenti all'incontro, l’o.d.g. e le decisioni prese.
11) La Rete non svolge attività a fini di lucro.
12) Nella Rete non possono rientrare società e cooperative a scopo commerciale o di lucro.
13) A seguito di comunicazioni, il silenzio è ritenuto assenso.
14) A seguito di comunicazioni, dopo 3 mancate risposte l’Associazione/Comitato/Cittadino, è da ritenersi temporaneamente escluso dal quorum elettivo e dopo 12 mesi è da ritenersi espulso dalla rete.
15) Ogni anno è prevista un’assemblea pubblica cittadina.
16) Chi aderisce non deve essere competitivo (lealtà interna).
17) Qualora fosse richiesto per la partecipazione a bandi pubblici, le singole associazioni aderenti che lo vogliano, possono partecipare formando RTS (Raggruppamenti Temporanei di Scopo) per la gestione di Beni Comuni con il supporto morale della Rete.
18) Qualora la rete ricevesse proposte da privati dovrà verificarne la reale disponibilità slegata da attività di interesse privato, dovrà richiedere la certificazione antimafia, assicurarsi di non essere sottomessa in alcun modo nelle sue scelte o attività.
19) Ogni 12 mesi, al termine dell’esercizio lavorativo, sarà redatto e reso pubblico il bilancio sociale che sarà approvato prima dell’insediamento delle nuove cariche.
Taranto, lì ………………………..
ASSOCIAZIONE LEGALE RAPPRESENTANTE FIRMA